NBA 2K24 Recensione del nuovo capitolo dell’amatissima serie di Visual Concepts e 2K Sports che va a canestro anche quest’anno!  Disponibile per Playstation 5 (la versione da noi testata), PS4PCXbox Serie X|S e Nintendo Switch con differenze importanti tra le versione next e old gen, iniziamo subito con il dirvi che non dovete aspettarvi una rivoluzione da questo capitolo della serie: non ve ne era necessità e oramai le serie a cadenza annuale possono soltanto limare e migliorare il lignaggio che nel caso di NBA 2K è davvero pregevole.

La novità di maggior rilievo di questa nuova edizione si chiam ProPLAY. La tecnologia ProPLAY garantisce i movimenti autentici che solo alcuni giocatori preferiti possono effettuare. Ad esempio, gli appassionati del gioco e i tifosi più accaniti della NBA potranno riconoscere l’inimitabile stile di Kevin Durant nei suoi tiri in sospensione e tiri liberi, l’esplosività nel palleggio di Steph Curry e la sua ampia gamma di soluzioni balistiche, i movimenti metodici e il tocco felpato di Nikola Jokić sotto canestro, e la lista potrebbe ancora durare a lungo. ProPLAY rende più autentiche e credibili le sensazioni vissute durante una partita, per rendere l’esperienza di gioco ancora più fluida. Si tratta del primo anno di questa innovazione e già merita la promozione ma siamo certi che nelle prossime edizioni le cose miglioreranno ancora e svanirà un po’ l’effetto “comandato” che i bellissimi effetti d’animazioni a volte ci fanno provare.

Sul fronte dei contenuti e modalità di gioco, sono subito da mettere in evidenza i Mamba Moments. Si tratta di una modalità molto simile alla Jordan Challenge dello scorso anno, quest’anno però dedicata al mai troppo celebrato Kobe Bryant. I Momenti Mamba ci propongono di rivivere le gesta di uno dei più grandi giocatori della storia, se non il più grande di tutti, con partite da rigiocare e spezzoni televisivi. Rispetto alla Jordan Challenge troviamo però un numero ridotto di partite da giocare, 7 ovvero meno delle metà di quelle presenti nella JC e forse si poteva fare qualcosina in più per renderla un filo più longeva.

Le altre modalità di gioco sono rimaste le stesse e dunque non poteva mancare la riconferma di La Mia Squadra, il corrispondente di NBA 2K a DreamTeam in eFootball e FUT in Fifa. La modalità è stata rivista e non tutti sono stati contenti dell’eliminazione delle aste del “mercato libero”. Diventa così ancora più d’attualità la questione delle microtransazioni che avvantaggiano chi le fa. Il problema però è che lo stesso tema si potrebbe traslare oramai alla stragrande maggioranza (per non dire tutti…) dei titoli sportivi videoludici competitivi quindi sarebbe anche pleonastico tornarci…

Nelle versioni NextGen torna anche la Città dove gli spostamenti avvengono in modo molto più rapido. Per il resto le dinamiche sono rimaste sostanzialmente quelle che abbiamo imparato a conoscere nel predecessore. Tornato anche il basket femminile, la modalità NBA Todaytutta la componente on line rimasta pressoché immutata, oltre che l’esperienza manageriale.

Qui potrete scegliere un buon numero di parametri per realizzare la vostra esperienza su misura tra cui anche il periodo storico in cui gestire la propria franchigia. Introduzione molto intrigante soprattutto per i fan della NBA di vecchia data che potranno provare le loro abilità con dei veri e propri dream team e roster completamente ricostruiti a seconda di quanto torneremo indietro nel tempo. Rispetto allo scorso anno è stata inserita una modalità semplificata per i novizi dei manageriali che così si ritroveranno a gestire un insieme di elementi meno esorbitante.

Da segnalare tornando alla componente on line del gioco, che NBA 2K24 è diventato crossplay per gli utenti Playstation 5 ed Xbox Serie X|S.

Ultime considerazioni infine per la realizzazione audiovisiva. Si partiva dal miglior titolo sportivo next gen attualmente disponibile e c’è stato un ulteriore miglioramento per quanto riguarda la qualità dell’illuminazione soprattutto per quanto riguarda i giocatori. Questi ultimi sono certamente simili a quelli dello scorso anno ma si è cercato di migliorare ulteriormente i dettagli per farli ancora più simili alla controparte reale oltre alla novità del ProPlay. Il tutto ovviamente gira senza cali di frame rate di sorta neppure nelle situazioni più concitate.

Per quanto riguarda infine l’audio, la soundtrack è strepitosa e da promuovere in pieno anche tutto l’aspetto dell’effettistica e dei suoni ambientali. La telecronaca come sempre è soltanto in inglese senza alcun tipo di localizzazione in italiano ma oramai è un dato di fatto assodato.

NBA 2K24 Recensione – IN CONCLUSIONE
Ogni anno risulta più difficile dare una valutazione numerica alla serie di Visual Concepts e 2K Sports poiché più della base straordinaria da cui parte il titolo, si valutano le migliorie e le novità introdotte con la nuova edizione. Con NBA 2K24, team di sviluppo e publisher hanno fatto nuovamente centro grazie all’introduzione di novità (ProPlay su tutti), miglioramenti grafici ed ottimizzazioni varie oltre che un meritato tributo a quel campione chiamato Kobe Bryant. La questione delle microtransazioni, ancora più d’attualità per la chiusura delle case d’asta, che avvantaggiano chi le fa si potrebbe traslare oramai alla stragrande maggioranza (per non dire tutti…) i titoli sportivi videoludici competitivi…

VOTO: 9