Shadow of the Erdtree, l’attesa espansione dell’amatissimo Elden Ring, aumenta notevolmente le dimensioni e le ore di gioco per l’universo immaginifico creato da Hidetaka Miyazaki con la collaborazione di un “certo” George R. R. Martin per FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco. Disponibile per ogni piattaforma dove è stato rilasciato il gioco base ovvero PS4, Playstation 5 (la versione da noi testata), Xbox Serie X|S, Xbox One e PC, Shadow of the Erdtree si può considera come la perfetta prosecuzione di Elden Ring sotto davvero tutti i punti di vista.

In perfetto stile FromSoftware, la storia di SOTE è intrisa di tragedia e disperazione con il giocatore che si troverà di fronte a dilemmi morali e scelte dolorose. I personaggi incontrati lungo il cammino sono spesso vittime del proprio destino, intrappolati in un ciclo di sofferenza e rimpianto. Tutta la narrazione è come di consueto ambigua, struggente e aperta a molteplici interpretazioni, lasciando i giocatori a riflettere sulla fragilità dell’umanità e sulla inesorabilità del destino.

E tutto SOTE ovviamente è intriso di quello che è stato Elden Ring. Nelle 30 ore (minime) richieste per essere completato, Shadow of the Erdtree propone ancora tantissima esplorazione se pur le distanze tra i “punti d’interesse” siano leggermente ridotte rispetto al gioco base. D’altra parte però il level design presenta una verticalità decisamente superiore rispetto ad Elden Ring con maggiori asperità da superare ed un movimento così meno “lineare”.

Sempre parlando di level design, la qualità e la varietà delle ambientazioni è di qualità elevatissima. Rispetto ad Elden Ring però i cambi visivi sono un po’ più bruschi e meno armonici rispetto al gioco base. Non si tratta ovviamente di un difetto particolarmente grave che forse soltanto i gamer più “pignoli” noteranno nella loro avventura digitale.

Shadow of the Erdtree ovviamente è un gioco MOLTO difficile tarato per proporre un livello di sfida adeguato per chi ha già completato il gioco base e sostanzialmente si pone come diretta prosecuzione del finale di Elden Ring anche sotto il profilo dell’abilità richiesta. Tra i nemici “normali” (che purtroppo tendono ad essere fin troppo reiterati, criticità anch’essa ereditata da Elden Ring), quasi sempre abbordabili facilmente, l’eccezione è rappresentata dagli inediti Guerrieri del Corno che si faranno “amare” da chi vuole avversari degni di nota.

E poi ovviamente ci sono loro… i boss! Questi ultimi rappresentano come vuole la tradizione della software house. una sfida significativa e distintiva, tipica di FromSoftware. I boss principali sono notevolmente più difficili rispetto a quelli opzionali, (alcuni fra questi comunque offrono battaglie memorabili di cui non vi diciamo di più per non rovinarvi la sorpresa). Un tratto comune è la loro aggressività fin dal primo momento in cui si entra nell’arena: spesso non c’è tempo per evocare spiriti o lanciare magie, poiché bisogna affrontare subito sequenze ripetute e cattivissime di attacchi. Ogni boss è stato ben progettato per mettere alla prova le abilità del cavaliere errante digitale.

Per quanto riguarda infine la realizzazione audivisiva, parlando di una espansione, il giudizio è paritetico a quello dato al gioco base e bisogna fare un distinguo netto. Sul fronte estetico, infatti Shadow of The Erdtree esattamente come Elden Ring è tra le cose più “belle” viste in ambito videoludico di sempre. Ambientazioni, bestiario, personaggi: ogni elemento ha un appeal elevatissimo che farà impazzire i fan dei Souls e più in generale sarà apprezzato da tutti coloro che hanno un minimo di empatia con il genere fantasy “dark”.

Sotto il profilo dei “freddi numeri” però anche l’espansione palesa sia la sua natura cross-generazionale sia il fatto di essere entrato in produzione nell’oramai lontano 2017. Per essere chiari: Shadow of The Erdtree è bello anche da vedere ma in maniera paradossale non arriva, lo ribadiamo sul fronte dei freddi numeri, alla qualità della remaster di Demon’s Souls uscita su Playstation 5 che appunto è stata però pensata solo per una console next generation. 

Per quanto riguarda infine il sonoro, invece non ci si può che sperticare le mani di applausi per un numero importante di tracce musicali sempre di pregevole fattura. Anche tutti gli effetti ambientali sono stati realizzati con cura certosina. Per quanto riguarda infine i dialoghi, non è presente il doppiaggio in italiano: nel nostro idioma sono presenti i sottotitoli con cui seguire l’eccellente interpretazione in inglese.

Shadow of the Erdtree Elden Ring Recensione – IN CONCLUSIONE
Shadow of the Erdtree merita assolutamente un giudizio di assoluta eccellenza. Pur non essendo perfetto, l’espansione di Elden Ring ci regala almeno 30 ore di gioco intrise di tutte le caratteristiche del gioco base come boss straordinari, immense zone da esplorare e varie narrazioni da scoprire. Insomma, se avete amato il gioco base davvero non c’è alcuna ragione per non tuffarvi anche in quella che è a tutti gli effetti una signora espansione dell’universo immaginifico creato da FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco. Considerate però che la difficoltà è davvero elevatissima e dovrete riprendere mano con le dinamiche complesse del gioco base. Insomma, un’esperienza per chi cerca sfide toste… anzi… tostissime!

VOTO: 9